DISTURBI DEL SONNO NEI BAMBINI: COME E QUANDO AGIRE
Riposare bene è un fattore importante per tutti e diventa fondamentale nei più piccoli. I disturbi del sonno sono molto frequenti nei bambini e possono intaccare una corretta e naturale crescita, tanto più la serenità di tutta la famiglia: i piccoli che non riposano bene sono infatti più distratti e irruenti, spesso nervosi e meno socievoli, con possibili riflessioni sulla loro capacità relazionali e scolastiche.
Con la polisonnografia è possibile monitorare durante la notte numerose funzioni dell’organismo, come la regolarità del respiro, il battito cardiaco o il cambio di posizione del paziente. É un esame indolore, privo di controindicazioni o complicanze, e può essere eseguito comodamente da casa.
Quando si parla di Polisonnografia pediatrica nella maggior parte dei casi ci si riferisce alla registrazione cardio-respiratoria.
L’esame può essere prescritto nel caso in cui ricorreranno segni clinici inequivocabili oppure se il bimbo avverte una sintomatologia tale da indurre lo specialista Otorinolaringoiatra a prescrive la Polisonnografia per poter valutare l’eventuale presenza di apnee notturne causate dall’ipertrofia adeno-tonsillare, ovvero da un ingrossamento patologico degli adenoidi e delle tonsille. Infatti, ai fini della rimozione di adenoidi e tonsille, questo tipo di verifica risulta indispensabile.
In altri casi, l’esame neurologico viene richiesto dal Neuropsichiatra Infantile per diagnosticare eventuali problemi di origine neurologica, ad esempio, crisi epilettiche notturne, epilessie sonno-correlate, disturbi del movimento della fase REM, sonnambulismo.
Apnee notturne bambini
Lo scopo della visita pediatrica è anche quella di valutare la qualità del sonno del bambino e l’eventualità del russamento nelle ore notturne. Sebbene queste informazioni da sole non siano sufficienti per distinguere il russamento primario dalla sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (dall’acronimo inglese OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome), spesso può essere utile per inserire il bambino del corretto percorso diagnostico.
Se durante l’anamnesi si presenta russamento o se vi è familiarità per OSAS, il genitore dovrebbe controllare, durante la notte, anche:
• presenza di pause respiratorie abituali;
• difficoltà a respirare durante il sonno;
• presenza di sonnolenza diurna;
• deficit cognitivo o dell’attenzione;
• iperattività;
• scarso rendimento scolastico.
Qualora durante la visita dovesse emergere un disturbo respiratorio notturno, la Polisonnografia al bambino dovrà essere svolta tenendo presenti anche i seguenti segni:
• presenza di ipertrofia adenotonsillare;
• disformismi craniofacciali;
• anomalie dell’ororinofaringe;
• deficit dell’accrescimento staturo-ponderale;
• presenza di complicanze cardiocircolatorie;
• obesità.
Fonte: www.sonnoservice.it