Ecografia della tiroide: quando e perché sottoporsi

ECOGRAFIA DELLA TIROIDE: QUANDO SOTTOPORSI

L’esame è una metodica non invasiva che può essere richiesta quando esiste la necessità di studiare la ghiandola tiroidea (tiroide).
Con l’ecografia tiroide è possibile studiare la posizione, la forma, la struttura e le dimensioni di questa ghiandola. Essa, pertanto, trova impiego nello studio dei noduli tiroidei di natura benigna o maligna e nello studio delle patologie croniche della tiroide come la tiroidite. L’indagine si basa su ultrasuoni emessi da una speciale sonda che viene fatta scorrere sul collo e che registra la presenza di zone di tessuto tiroideo a densità non omogenea, come noduli o cisti. Molti di questi noduli, specie se piccoli, non hanno rilevanza clinica, ma in presenza di queste formazioni, il medico potrà decidere se indagare con ulteriori approfondimenti diagnostici, richiedendo una scintigrafia della tiroide o un agoaspirato del nodulo o della cisti.
L’ecografia della tiroide è un esame senza alcuna controindicazione. Può essere eseguito da tutti, anche bambini e donne in gravidanza, poiché sfrutta una sorgente di energia che è considerata sicura.
Quando sottoporsi all’ecografia tiroide?
Rappresentano un’indicazione all’esecuzione dell’ecografia tiroidea le seguenti condizioni: ipotiroidismo, ipertiroidismo, disfagia (difficoltà nella deglutizione), disfonia (disturbi della qualità e del tono della voce), sensazione di corpo estraneo nella regione del collo, massa palpabile nella regione anteriore del collo o in sede latero-cervicale.

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