Detrazioni spese sanitarie: stop ai contanti

DETRAZIONE SPESE SANITARIE 2020: STOP AI CONTANTI

Forse non tutti sanno che dal 2020 la detrazione fiscale per le spese mediche è possibile solo se il pagamento non viene effettuato in contanti. La Legge di Bilancio 2020, approvata a dicembre in via definitiva dal Parlamento, per poter detrarre il 19% di quanto pagato per visite mediche specialistiche, acquisto di farmaci e/o pagamento di esami clinici, rende necessario eseguire i pagamenti con modalità tracciabili, ossia bancomat, carta di credito, assegno bancario o circolare, bonifico bancario o versamento postale.
Le spese sanitarie
Nella Manovra sono coinvolte, tra l’altro, le visite mediche in studi privati nonché esami, ricoveri e interventi in strutture non accreditate al Sistema Sanitario Nazionale. Attenzione quindi: se si vuole usufruire della detrazione nella dichiarazione dei redditi 2021 (che conterrà le spese del 2020) bisogna usare carta, assegno o bonifico. Rimane invece la possibilità di pagare “cash” le spese più comuni, come quelle per gli acquisti dei medicinali in farmacia e di dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. Queste sono le uniche eccezioni alla nuova regola generale appena introdotta.
Le spese sanitarie sono certamente le più importanti (ogni anno due contribuenti su tre ne portano almeno una in detrazione) es è facile prevedere che molti italiani, non conoscendo la nuova norma, si sbaglieranno e continueranno a pagare con le banconote, perdendo così il diritto alle detrazioni.
Come comportarsi
Infine, i documenti da conservare. È importante che sul documento commerciale rilasciato all’utente risulti l’indicazione della tipologia di pagamento effettuato. Il contribuente dovrà conservare le ricevute dei bonifici, le ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti con carte o la documentazione di addebito sul conto corrente. A questo si somma il giustificativo della spesa, cioè scontrino, ricevuta o fattura. In poche parole, per non avere brutte sorprese con la dichiarazione dei redditi 2021, è consigliabile conservare da quest’anno tutte le prove dei pagamenti.

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